Rischie e complicanze nell'intervento di otoplastica
I rischi legati all’otoplastica sono assai ridotti e si manifestano altrettanto raramente poiché la chirurgia estetica delle orecchie è considerata una tra le più facili dal punto di vista meramente tecnico e meno cruenta di altre procedure chirurgiche.
Un intervento chirurgico è pur sempre un intervento e come tale non può e non deve essere considerato privo di potenziali rischi e complicanze.
Di seguito il chirurgo plastico e medico estetico dott. Clemente Zorzetto, presente a Padova, Milano, Roma, Bologna, Londra, desidera produrre un elenco di rischi connessi alla otoplastica dei quali il candidato sarà messo a conoscenza direttamente dal chirurgo estetico in sede di visita pre-otoplastica.
- Rischi di Sanguinamento
Il rischio di sanguinamento può verificarsi nell’immediato post-otoplastica (primo giorno) ed è sufficiente sostituire i bendaggi per tenere pulite le ferite. - Rischi di infezioni
Il rischio di infezioni dopo un intervento chirurgico in generale ed estetico in particolare è sempre in agguato e nel caso si verifichino sono, di norma, facilmente contrastabili utilizzando terapie antibiotiche. - Rischi di ematomi
Il rischio di ematomi nella otoplastica è assai remoto ma nel caso in cui si manifesti una raccolta di sangue tra la cartilagine e la cute sarà sufficiente drenare la parte (ponendo in essere manovre di compressione per favorire lo spurgo) e sostituire i bendaggi. Ancora più raramente si arriva a dover riaprire le suture per liberare le parti dal ristagno ematico. - Cicatrizzazione non ottimale e/o cheloidi
Il processo cicatriziale è estremamente soggettivo e la formazione di “belle cicatrici” non è solo merito del chirurgo estetico anzi nel caso di cicatrici ipertrofiche o cheloidi il risultato è totalmente ascrivibile alla reazione del paziente che può comunque e se lo ritiene sottoporsi a differenti procedure chirurgiche per migliorarne l’aspetto. - Rischi di recidiva
In paricolari casi, ripiegare la cartilagine al fine di formare una corretta piega dell’antelice senza incidere la cartilagine stessa si corre il rischio di recidiva rispetto alla procedura che, invece, ne prevede l’indebolimento attraverso, appunto, incisione e la susseguente sutura. Negli ambienti di chirurgia estetica si dice che: “La cartilagine ha memoria” ecco spiegato il motivo per cui alcuni casi di orecchie operate queste tendonano a tornare nella posizione di partenza dopo un periodo variabile e non preventivabile.